L’arbitrato sportivo F.I.P. in ambito Commissione Vertenze Arbitrali (C.V.A.): istruzioni per l’uso

Federazione Italiana Pallacanestro

Per inaugurare il nuovo anno 2018, in allegato alla presente News ecco un utile e completo vademecum per chi dovesse approcciare per la prima volta (e non solo) ad un arbitrato irrituale in ambito Commissione Vertenze Arbitrali (C.V.A.) della F.I.P.

Tutte le controversie insorte tra affiliate, tra tesserati, tra associati, tra affiliate e tesserati, tra affiliate e associati, o tra tesserati e associati, le quali siano originate dalla attività sportiva o associativa e abbiano carattere meramente patrimoniale, sono devolute, in via esclusiva, a norma dell’art.37 dello Statuto, alla competenza di un Collegio arbitrale (art. 63 Regolamento Organico).

Le affiliate e/o i tesserati e/o gli associati con la presentazione della domanda di affiliazione, tesseramento, o comunque con l’accettazione dell’incarico conferito dalla F.I.P., accettano espressamente le norme previste dal titolo II del R.O (“Organi Federali Centrali”) che, al Titolo II, Capo VIII, artt. 62 e segg., disciplina – per l’appunto – l’arbitrato.

Alla C.V.A. sono attribuite le funzioni federali relative alle procedure arbitrali e all’esecuzione dei lodi.

Essa è composta dal Presidente, da quattro componenti effettivi e due supplenti, nominati dal Consiglio Federale – ferma l’assenza di conflitti d’interesse tra gli stessi e i membri del Consiglio Federale – tra magistrati, anche a riposo, professori universitari di ruolo, anche a riposo, in materie giuridiche, avvocati o esperti di diritto.

Qui di seguito, pertanto, trovate in formato .pdf tutte le istruzioni per l’uso (maneggiare con cura!):

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