I.S.U.: violazione delle regole sulla concorrenza

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Per la Commissione U.E. le regole imposte dall’International Skating Union (I.S.U.) che impediscono agli atleti di partecipare a eventi sportivi da questa non riconosciuti, pena l’esclusione a vita da Olimpiadi, campionati Mondiali ed Europei, vìolano le norme europee sulla concorrenza.

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L’I.S.U., la Federazione Internazionale del pattinaggio su ghiaccio, è l’unico organismo riconosciuto dal Comitato Olimpico Internazionale (C.I.O.) per il pattinaggio di figura e di velocità sul ghiaccio, e ne fanno parte le varie Federazioni nazionali di pattinaggio sul ghiaccio.

Secondo le regole stabilite dall’I.S.U., se un atleta partecipa a una manifestazione non autorizzata è soggetto a una serie di sanzioni che possono arrivare fino all’esclusione a vita da tutte le principali competizioni internazionali di pattinaggio di velocità.

Secondo la Commissione, le sanzioni stabilite nei regolamenti I.S.U. limitano la libertà commerciale degli atleti e impediscono a nuovi organizzatori di manifestazioni internazionali di pattinaggio di velocità di entrare nel mercato perché non sono in grado di attirare atleti di massimo livello.

La U.E. ha quindi stabilito che l’I.S.U. non poteva impedire agli atleti Mark Tuitert e Niels Kersholt di partecipare ad una gara sudcoreana a inviti da cui avrebbero ricavato un guadagno economico, per la ragione che quel divieto vìola le leggi europee dell’Antitrust.

Per la U.E., la regola che impone agli atleti in pista lunga di non gareggiare in competizioni non incluse nei propri calendari ufficiali senza autorizzazione è quindi illegittima, e deve essere modificata.

Di seguito, il link dove è possibile trovare il comunicato stampa della European Commission relativo alla decisione in esame:

http://europa.eu/rapid/press-release_IP-17-5184_en.htm

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